Per usare un eufemismo potremmo dire che nel settore dell’acciaio c’è un po’ di confusione. Con listini aggiornati a ripetizione e prezzi che, con l’ultimo e recentissimo, per i tubi saldati sono aumentati del 15%. Radio mercato ha già annunciato l’arrivo di un nuovo aggiornamento e non è certo prevedibile che ci sia una marcia indietro da parte dei produttori, mentre per i distributori è sempre più difficile trasferire gli aumenti agli utilizzatori, tanto che c’è chi sta facendo la scelta di molti consumatori di non fare scorte continuando a sperare in poco probabili cali di prezzo.
Con i produttori che, peraltro, faticano ad approvvigionare i consumatori a causa della carenza di coils, tanto che può succedere di ritrovarsi a ricevere un quarto del materiale richiesto. Listini aggiornati anche per i tubi senza saldatura, i cui prezzi sono aumentati, in media, di 50-60 euro e che sembrano a loro volta destinati ad ulteriori rivalutazioni verso l’alto. Tanto che per le consegne di giugno non è davvero possibile fare previsioni sulle quotazioni con le quali ci si dovrà confrontare, mentre prende corpo la convinzione che a questo regime dovremo adattarci a convivere fino alla fine dell’anno.