Con 13.505 presenze da 68 Paesi, l’edizione 2021 di Made in Steel è andata oltre le attese. E questi non sono gli unici numeri positivi che caratterizzano la Conference & Exhibition che si è chiusa giovedì a fieramilano Rho: i padiglioni 9 e 11 hanno accolto dal 5 al 7 ottobre 184 espositori, di cui 22 esteri, su una superficie espositiva di circa 10.000 metri quadrati. In tutto 15 i Paesi rappresentati dagli espositori.
Parlano i numeri e questa affluenza mi ha meravigliato – ha detto Emanuele Morandi, presidente e amministratore delegato di Made in Steel (nell’immagine in basso) -. È stata una tre giorni entusiasmante: c’era grande attesa e tanta voglia di incontrarsi, ma anche la volontà di capire dove sta andando il settore dell’acciaio. La filiera è al centro di un terremoto, tra aumento dei prezzi a carenza di materie prime, impennata del costo dell’energia e dazi. Tutti temi che abbiamo approfondito durante questa nona edizione di Made in Steel. Ancora una volta l’evento si è confermato un porto sicuro per gli operatori della filiera, dove fare business e confrontarsi: è una bussola per orientarsi tra le violente ondate che stanno scuotendo il nostro mercato, un radar per intercettare i trend del futuro».