Un decalogo per favorire la fase di ripresa post lockdown delle imprese è la proposta della Piccola Industria di Confindustria Campania emersa nel corso del seminario “Credito, le imprese nel post-Covid” svoltosi presso l’Unione Industriali Napoli:
Flessibilità delle moratorie di legge per le PMI
Rafforzamento del Fondo di Garanzia per le PMI
Allungamento dei tempi di restituzione del rimborso dei debiti di emergenza fino a 15 anni
Rafforzamento patrimoniale delle PMI
Crescita dimensionale delle aziende
Consolidamento dei livelli di managerialità nelle imprese
Investimenti in tecnologia e innovazione
Policy dedicata alla ripresa e alla resilienza delle PMI nel PNRR e nella politica di coesione europea e nazionale 2021-2027
Rinvio di Basilea3 e congelamento del rating
Revisione delle regole degli NPL (Non Performing Loans, crediti deteriorati), vale a dire quei prestiti la cui riscossione da parte delle banche è incerta “La pandemia – ha spiegato il Presidente PI Confindustria Campania Pasquale Lampugnale nel suo intervento – ha messo in seria difficoltà il nostro sistema produttivo e rischia di aumentare ulteriormente i divari tra le imprese e tra i settori. E’ nostro compito, dunque, lavorare per sostenere il debito buono e le imprese che hanno un business sano, anche se messo in difficoltà dal Covid. I riflessi della crisi pandemica sulla redditività e sull’indebitamento delle imprese sono, infatti, molto ampi ed eterogenei tra i vari settori di attività, nonostante le misure di politica economica adottate e le favorevoli condizioni di accesso al credito. I rischi derivanti da un aumento della vulnerabilità delle imprese restano elevati, ma possono essere attenuati dalla ripresa dell’economia e dalle politiche monetarie e di bilancio che saranno attivate. Le misure di sostegno della liquidità e dell’accesso al credito restano quindi necessarie, per non far crescere le difficoltà delle imprese che hanno possibilità di rilancio. In prospettiva – sostiene il presidente Lampugnale – una graduale e mirata rimodulazione degli interventi potrà minimizzare i rischi per la stabilità finanziaria”. “Ecco perché – continua Lampugnale – in tale contesto vanno considerate alcune proposte che potrebbero favorire la ripresa come ad esempio la proroga automatica (salvo rinuncia dell’impresa) della moratoria di legge per le PMI; l’accrescimento dell’efficacia e la conferma dell’intervento rafforzato del Fondo di Garanzia per le PMI e della “Garanzia Italia” di SACE; il prolungamento dei tempi di restituzione del rimborso dei debiti di emergenza del 2020 (sia i nuovi finanziamenti garantiti, sia le operazioni in essere) dai 6 anni attualmente previsti fino ai 15 anni. E poi, ancora, valutare la fattibilità di deroghe ai principi di Basilea per la vigilanza bancaria e sul credito e la revisione delle regole degli NPL, i “crediti deteriorati” la cui riscossione da parte delle banche è incerta. Necessaria è anche la crescita patrimoniale e dimensionale delle imprese, per ottenere la quale è fondamentale anche l’utilizzo della leva fiscale, ad esempio per mezzo di un credito di imposta sull’aumento di capitale deliberato, nonché il rafforzamento degli schemi di garanzia a supporto delle emissioni obbligazionarie, abbassando la dimensione delle imprese emittenti e la taglia media delle emissioni, e altri strumenti di debito. Ulteriori interventi opportuni – conclude il presidente di Piccola industria Confindustria Campania – attengono la proroga del credito d’imposta per la quotazione delle PMI e lo sviluppo della finanza alternativa, in particolare quella sostenibile, a beneficio delle PMI. Andrebbero impostati strumenti in grado di aiutare le PMI ad intraprendere un sentiero di innovazione e di crescita, mettendo ad esempio a sistema gli strumenti di natura fiscale e finanziaria che a livello nazionale e regionale sostengono la crescita dimensionale, l’aggregazione e la collaborazione tra imprese. Gli spazi e le risorse finanziarie per sostenere una policy dedicata alla ripresa e alla resilienza delle PMI ci sono, tanto nel PNRR quanto nella politica di coesione, europea e nazionale, da avviare nel 2021”. All’incontro hanno partecipato in qualità di relatori Pasquale Lampugnale (Ceo di Sidersan e Presidente PI Confindustria Campania), Anna Del Sorbo (vicepresidente Piccola industria Confindustria Campania con delega a Credito e Finanza), Fabiano Schivardi (Economista, Professore di Economia e Prorettore alla Ricerca all’Università Luiss), Francesca Brunori (direttore generale dell’Area Credito e Finanza di Confindustria), Giuseppe Nargi (direttore regionale Campania Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo) e Felice Delle Femine (direttore generale Banca di Credito Popolare). Ha moderato i lavori il giornalista economico Enzo Agliardi.